Una mobilitazione “per difendere l’unità nazionale”
I partiti dell’opposizione convocano la società civile e le forze politiche dopo i comportamenti violenti avvenuti alla Camera dei deputati
“Difendiamo l’unità nazionale”. Con questo motto si sono date appuntamento le forze dell’opposizione, Pd, M5s, Avs e Più Europa, dopo la rissa alla Camera dei deputati di mercoledì 12 giugno, che ha visto il parlamentare Leonardo Donno finire a terra ed uscire in carrozzina dall’aula. I fatti sono avvenuti durante la seduta sul decreto di legge sull’autonomia differenziata dopo che il deputato aveva cercato di consegnare la bandiera tricolore al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli, un gesto censurato con l’espulsione da Lorenzo Fontana, presidente della Camera.
«Io volevo fare solo un gesto simbolico, assolutamente pacifico – ha dichiarato Donno su Rai 3 -. Sono stato accusato di voler aggredire il ministro, ma fortunatamente ci sono le immagini».
La segretaria del Pd, Elly Schlein ha denunciato che «quello che è successo non può passare sotto silenzio, non è stata una rissa ma un’aggressione», e ha aggiunto: «Non possiamo accettare che anche il Paese sia ostaggio di questo clima di intimidazioni continue».
Perciò vari gruppi parlamentari hanno chiesto la sostituzione della parola “disordini”, con cui è stata riassunta la vicenda nel processo verbale, con “aggressione nei confronti del deputato Donno”. Una proposta bocciata dalla Camera.
I partiti hanno invitato i cittadini e le forze politiche, sociali, civili e democratiche a manifestare insieme a loro martedì 18 giugno, alle 17.30, in piazza Santissimi Apostoli a Roma.
(Foto Ansa)