Nelle foto i palestinesi evacuano i membri feriti della famiglia Abu Al-Anon da sotto le macerie dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito la loro casa nel campo profughi di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo il Ministero della Salute palestinese e le Forze di Difesa israeliane (IDF), più di 34.550 palestinesi e più di 1.455 israeliani sono stati uccisi da quando i militanti di Hamas hanno lanciato un attacco contro Israele dalla Striscia di Gaza, il 7 ottobre 2023, e dalle operazioni israeliane a Gaza e in Cisgiordania che lo hanno seguito.

Parenti di palestinesi uccisi durante l’attacco aereo israeliano piangono accanto ai loro corpi avvolti fuori dall’ospedale Al-Najjar a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha dichiarato che l’IDF ha invitato i residenti della parte orientale di Rafah ad evacuare “temporaneamente” in un’area umanitaria ampliata. La dichiarazione è arrivata prima di una prevista offensiva israeliana sulla città.

Soldati e paramedici israeliani si riuniscono vicino al valico di Kerem Shalom, al confine con la Striscia di Gaza, nel sud di Israele. Secondo l’IDF, sono stati identificati circa 10 lanci di proiettili che hanno attraversato l’area adiacente al valico di Rafah verso la zona di Kerem Shalom il 5 maggio. Il valico di Kerem Shalom è attualmente chiuso al passaggio dei camion degli aiuti umanitari, ha aggiunto l’IDF.

Nel frattempo, l’amministrazione Biden pare abbia bloccato una spedizione di munizioni Usa ad Israele. È la prima volta che gli Stati Uniti compiono un’azione del genere dal 7 ottobre 2023. La scelta preoccupa Tel Aviv, Biden diviso dalle forti critiche che sta ricevendo per il suo sostegno a Israele.

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