Guerra in Terra Santa

I sacerdoti tornano a Gaza

Per la prima volta dall’inizio del conflitto, il patriarca latino di Gerusalemme card. Pierbattista Pizzaballa e il parroco di Gaza Gabriel Romanelli sono entrati nella Striscia

Padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, è tornato oggi, giovedì 16 maggio, tra i suoi parrocchiani. Una buona notizia, che ha portato gioia ai fedeli visto che, dall’attentato dello scorso 7 ottobre, avvenuto mentre il sacerdote si trovava a Betlemme, non era più riuscito a rientrare nella Striscia.

Padre Gabriel lo ha fatto insieme al patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa, il quale ha celebrato l’Eucaristia presso la parrocchia della Sacra Famiglia. Con loro si sono recati al Nord di Gaza fra’ Alessandro de Franciscis, grande ospedaliere del Sovrano Ordine di Malta, e una piccola delegazione per una visita pastorale. L’obiettivo, ha spiegato il patriarca in un video, «è quello di stare con la comunità cristiana di Gaza, abbracciarla, supportarla, verificare le sue condizioni, cercare di capire cosa si possa fare per migliorarle, e aiutarla in tutti i modi possibili».

Il patriarcato latino di Gerusalemme ha annunciato che si tratta della prima tappa di una missione umanitaria congiunta per portare alla popolazione di Gaza cibo e assistenza sanitaria, che coinvolge anche il Sovrano Ordine di Malta, il Malteser International e altri partner.

La parrocchia della Sacra Famiglia, unica chiesa cattolica della Striscia, serve da rifugio ai 500 fedeli rimasti della comunità e a 200 cristiani ortodossi, come ha spiegato il cardinale Pizzaballa lo scorso 9 maggio, in occasione della festa di San Nicola a Bari.

(Foto Ansa)

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