Bologna, sciopero e cortei per le vittime della centrale idroelettrica
Tre persone sono morte nello scoppio dell'impianto idroelettrico di Suviana, in provincia di Bologna.
Si chiamavano Pavel Petronel Tanase, 45enne di Settimo Torinese, Mario Pisano, 73enne di San Marzano di San Giuseppe (Taranto), e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina), le tre vittime dell’esplosione che si è verificata martedì all’interno della centrale idroelettrica di Suviana, in provincia di Bologna. 5, inoltre, i feriti e 4 i dispersi, anche se secondo i soccorritori è difficile trovarli ancora vivi, visto lo scenario che si sono trovati davanti, anche a causa del livello dell’acqua che sta salendo ed ha invaso il piano dell’impianto dove c’è stata l’esplosione.
Ancora non si conoscono le cause dell’incidente: i testimoni hanno raccontato che c’è stata prima una fiammata, poi il fumo, infine uno scoppio e la tragedia. Che ci fosse qualche problema nell’impianto, tuttavia, pare fosse noto dal 2022, quando ci fu un’apposita segnalazione dei sindacati.
Per protestare contro queste ennesime morti sul lavoro, ma anche per chiedere sicurezza, domani mattina alle 9 da piazza XX Settembre a Bologna ci sarà un grande corteo, organizzato dagli esponenti di Cgil, Cisl e Uil, a cui parteciperà anche il sindaco Matteo Lepore. Il primo cittadino, infatti, ha invitato la popolazione a partecipare numerosa per “dire basta alle morti sul lavoro e stare accanto ai colleghi e ai familiari delle vittime, ai feriti a quanti oggi sono nell’angoscia per i dispersi. Dobbiamo esserci domani”.