A Gaza 112 persone uccise nella ricerca di aiuti umanitari
Sono oltre 30 mila le vittime del conflitto armato tra Israele e Hamas iniziato il 7 ottobre 2023
Un ulteriore massacro nella Striscia di Gaza ha lasciato 112 morti e 760 feriti, secondo i dati delle autorità sanitarie locali. È successo giovedì 29 febbraio a Gaza City, quando vari camion carichi di aiuti umanitari sono stati assaltati dalla folla.
Le versioni da una parte e dall’altra del conflitto divergono. Secondo Israele le vittime sono state causate dalla calca, mentre il portavoce del ministero della Salute di Gaza Ashraf al-Qudra afferma che l’esercito israeliano ha colpito i civili con proiettili, carri armati e droni. Altre persone sarebbero morte travolte dai camion nel cercare di accaparrare una razione di cibo.
«I civili disperati di Gaza hanno bisogno di aiuto urgente, compresi quelli del nord assediato dove le Nazioni Unite non sono state in grado di fornire aiuti per più di una settimana», ha comunicato Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, e ha ribadito la richiesta di «un immediato cessate il fuoco» e il «rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi». Il segretario generale António Guterres «chiede misure urgenti affinché gli aiuti umanitari fondamentali possano arrivare dentro e attraverso Gaza a tutti coloro che ne hanno bisogno», ha concluso.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Onu rilasciato al Consiglio di sicurezza almeno 576 mila persone stanno affrontando condizioni di carestia nella Striscia di Gaza come risultato della guerra e del blocco militare imposto da Israele, che ostacola l’accesso al cibo. Secondo il diritto internazionale esistente, la fame della popolazione civile è un crimine di guerra.
Foto Ansa