Cutro, una Via Crucis in memoria delle vittime del naufragio
Lunedì 26 febbraio ricorre un anno dalla strage di Cutro, il naufragio avvenuto in acque italiane, a pochi metri della costa, in cui persero la vita 94 persone, 35 delle quali minorenni.
La tragedia era avvenuta il 26 febbraio 2023, a poche decine di metri dalla costa di Steccato di Cutro, quando nel cuore della notte un barcone partito dalla Turchia con almeno 180 migranti si era arenato su una secca. La forte marea finì per rovesciare e distruggere l’imbarcazione, provocando quasi un centinaio di morti.
Domenica 18 febbraio 2024, ad un anno dall’accaduto, si è svolta una Via Crucis in memoria delle vittime, in presenza dell’arcivescovo di Crotone, monsignor Angelo Panzetta, del sindaco Antonio Ceraso e dell’imam della moschea di Cutro, Mustapha Achik. Un migliaio di persone hanno partecipato alla commemorazione, camminando dietro alla croce costruita col legno della barca naufragata. L’ultima stazione è stata il punto esatto della spiaggia in cui è avvenuto il naufragio. «Intorno a noi si crei un clima di accoglienza, fraternità, rispetto e amicizia», ha esortato il vescovo Panzetta.
Alla Via Crucis era presente Vincenzo Luciano, il pescatore che per primo soccorse i naufraghi, che ha fatto un appello ai governanti: «Quelli che partono sono nostri figli, sono uguali a noi, impariamo a essere più umani».
Foto Ansa