Bombardato l’ospedale Nasser al sud di Gaza
L’esercito israeliano ha bombardato e fatto irruzione nell'ospedale Nasser di Gaza, dove migliaia di sfollati avevano trovato rifugio.
L’ospedale Nasser di Khan Yunis, situato al sud della Striscia di Gaza, è la più grande struttura sanitaria della zona rimasta funzionante, «la spina dorsale del sistema sanitario nella parte sud del territorio», come spiega il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus. In questa struttura, migliaia di sfollati palestinesi avevano trovato rifugio per sfuggire ai bombardamenti israeliani.
Secondo quanto riportato da Medici Senza Frontiere (Msf), il 13 febbraio un carro armato israeliano ha distrutto l’entrata a nord dell’ospedale e ha costretto i civili a lasciare la struttura. Centinaia di loro sono riusciti a fuggire ieri, mercoledì 14 febbraio, mentre più di 1.500 sfollati sono rimasti all’interno. Nelle prime ore di oggi, giovedì 15 febbraio, le forze israeliane hanno bombardato e poi fatto irruzione nell’ospedale, per il sospetto che Hamas avesse nascosto degli ostaggi al suo interno.
«I nostri colleghi hanno dovuto abbandonare l’ospedale, lasciando indietro i pazienti. Le forze israeliane hanno istituito un posto di blocco per controllare le persone in fuga», denuncia in un post su X (ex Twitter) Msf, che chiede all’esercito israeliano di «interrompere immediatamente questo attacco, poiché mette in pericolo il personale medico e i pazienti che sono ancora bloccati all’interno della struttura».
Foto ANSA