La Romania verso il ballottaggio
Domenica 8 dicembre si terrà il secondo turno delle presidenziali in Romania. In testa è il candidato ultranazionalista Calin Georgescu
Situazione tesa in Romania alla vigilia del turno di ballottaggio delle presidenziali, previsto per domenica 8 dicembre: si confronteranno infatti il candidato indipendente di estrema destra, l’ultranazionalista Calin Georgescu, e l’europeista Elena Lasconi. I sostenitori di quest’ultima sono scesi in piazza nella capitale Bucarest la sera del 5 dicembre, al grido di “Libertà” e “Europa” e sventolando le bandiere rumena ed europea.
Georgescu ha ottenuto a sorpresa il 23% dei voti al primo turno, nonostante le sue dichiarazioni anti-Ue, anti-Nato e filorusse avessero suscitato vive proteste nel Paese (tanto che i sondaggi lo davano al 10%); mentre Lasconi, la seconda candidata più votata, si è fermata poco sopra il 19%.
La situazione è ulteriormente complicata dal fatto che le elezioni parlamentari tenutesi in concomitanza con il primo turno hanno visto un incremento dei partiti di estrema destra, il cui maggior partito è risultato il secondo più votato con il 18,3%, ma il più voltato è comunque stato il partito socialdemocratico attualmente al governo, con il 22,3%: una situazione quindi alquanto incerta e frammentata, che profila un testa a testa al ballottaggio presidenziale.
Una sfida anche per tutta l’Europa.