Economia

Crisi Stellantis, liquidazione milionaria per Tavares tra le proteste

Le dimissioni anticipate dell'amministrazione delegato di Stellantis, Carlos Tavares, fanno emergere drammaticamente una crisi già nota da tempo

Un centinaio di lavoratori di Trasnova, azienda che opera nel settore della logistica e dei trasporti, davanti allo stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco (Napoli), per protestare contro il mancato rinnovo della commessa da parte del colosso automobilistico, che scade il prossimo 31 dicembre, 2 dicembre 2024. ANSA / CESARE ABBATE
Il presidente del M5s Giuseppe Conte a Pomigliano d'Arco (Napoli), dove ha portato la propria solidarietà ai lavoratori Trasnova in presidio ai cancelli dello stabilimento Stellantis, 2 dicembre 2024. ANSA / CESARE ABBATE
Operai dell'Hub economia Stellantis presso la porta 16 dello stabilimento Mirafiori all'indomani delle dimissioni dell'ad Carlo Tavares. Torino, 2 Dicembre 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Operai dell'Hub economia Stellantis presso la porta 16 dello stabilimento Mirafiori all'indomani delle dimissioni dell'ad Carlo Tavares. Torino, 2 Dicembre 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Operai dell'Hub economia Stellantis presso la porta 16 dello stabilimento Mirafiori all'indomani delle dimissioni dell'ad Carlo Tavares. Torino, 2 Dicembre 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Giuseppe Conte, leader M5S, incontra gli operai dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d'Arco, Napoli 2 dicembre 2024 ANSA/US M5s
Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, incontra la stampa a margine dell'Assemblea generale ALIS
epa11658699 Stellantis chairperson John Elkann (R) and Stellantis CEO Carlos Tavares (L) attend the Paris Motor Show at Paris Expo Porte de Versailles in Paris, France, 14 October 2024. The 90th edition of the biennial Paris Motor Show runs from 14 to 20 October 2024.  EPA/LUDOVIC MARIN / POOL  MAXPPP OUT
Carlos Tavares CEO of Stellantis (C) flanked by deputies Luca De Carlo (L) and Alberto Gusmeroli during a hearing on the automotive production of the Stellantis group in Italy at the combined Industry Committees of the Chamber of Deputies, Rome 11 October 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI
Carlos Tavares CEO of Stellantis (C) flanked by deputies Luca De Carlo (L) and Alberto Gusmeroli during a hearing on the automotive production of the Stellantis group in Italy at the combined Industry Committees of the Chamber of Deputies, Rome 11 October 2024. ANSA/FABIO FRUSTACI

Come ha riportato l’Ansa, «Carlos Tavares, uno dei padri della fusione nel 2020 tra Psa e Fca, lascia Stellantis. La decisione di dire addio al manager, che avrebbe dovuto mantenere la carica di amministratore delegato fino al 2026, è stata presa all’unanimità dal consiglio di amministrazione. La notizia è arrivata a sorpresa, anche se Stellantis aveva già comunicato che Tavares, il manager più pagato dell’industria dell’auto, avrebbe lasciato la guida del gruppo alla fine del contratto»

Ma cosa è Stellantis? È  una holding multinazionale con sede nei Paesi Bassi. Nata dalla fusione tra i gruppi Fiat Chrysler Automobiles e PSA, la società ha sede legale ad Amsterdam, sede operativa a Hoofddorp e controlla quattordici marchi automobilistici: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall.

Fonti del ministero delle imprese fanno sapare che il ministro Adolfo Urso ha avuto il 2 dicembre  un colloquio telefonico con il presidente di Stellantis, John Elkann, collegato dagli Stati Uniti connfermando il tavolo di confronto con le parti sociali prevsto per il 17 dicembre al quale parteciperà Jean Philippe Imparato, responsabile Europa del gruppo automobilistico

Secondo il segretario generale della CGIL, Maurizio Landini, «Il caso Stellantis conferma la necessità che noi chiediamo da tempo, che la presidenza  e il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso,  convochi il gruppo dirigente di Stellantis e i sindacati per discutere su quali politiche industriali e quali investimenti si fanno nel nostro Paese visto che succede ciò che non succedeva dagli anni ’50, ovvero quest’anno si produrranno negli stabilimenti italiani poco più di 300 mila auto contro una capacità produttiva di quasi un milione e mezzo. Numeri che dicono che è necessario avere chiaro che investimenti si fanno e che modelli si realizzano.

Circa la buonuscita prevista per il manager portoghese, di 100 milioni di euro, Rocco Palombella della Uilm ha dett di sperare che non sia vero «sarebbe un’offesa. Tavares dovrebbe darli ai lavoratori e agli stabilimenti italiani per sdebitarsi di come li ha trattati in questi anni».

«La crisi dell’automotive – sostiene l’economista Giulio Marcon -riguarda il futuro di decine di migliaia di lavoratori nel nostro Paese e quello di numerosi siti produttivi strategici, da Nord a Sud. Quella di perdere posti di lavoro e produzioni industriali nel settore auto è una prospettiva assolutamente inaccettabile: il Governo deve intervenire subito, cominciando con il mettere fine alla catena di errori e di scelte miopi e controproducenti che hanno caratterizzato il suo operato».

Foto Ansa

Blocco del traffico a Pomigliano da parte dei lavoratori dell’indotto ex Fiat.

Operai ai tornelli di Mirafiori Torino. Audizione di Tavares in una riunione burrascosa in commissione industria del Parlamento italiano

 

Guarda anche

Esteri
L’Ecuador verso le elezioni

L’Ecuador verso le elezioni

di
Esteri
La Romania verso il ballottaggio

La Romania verso il ballottaggio

A cura di
Esteri
L’Irlanda al voto

L’Irlanda al voto

di
Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons