Stupro di Gisèle Pelicot: finalmente la donna ha avuto giustizia. La solidarietà della gente
La sconvolgente tragedia vissuta da Gisèle Pelicot, fatta stuprare dal marito Dominique Pelicot per anni, a sua insaputa, dopo averla narcotizzata, da una settantina di uomini, nella loro casa di Mazan, in Francia
La storia di Gisèle Pelicot ha sconvolto la Francia e tutti coloro che, nel mondo, hanno sentito la sua storia. Sposata con Dominique Pelicot, entrambi di 72 anni, con figli e nipoti, solo da pochi anni la donna ha scoperto che il marito tra il 2011 e il 2020 l’aveva fatta violentare da decine di uomini a sua insaputa, nel loro letto, nella loro abitazione di Mazan, in Francia.
L’orrore era stato scoperto per caso, quando nel 2020 il marito era stato fermato per aver filmato delle donne in un supermercato. Nel corso dei controlli, gli investigatori avevano scoperto oltre 20mila tra foto e video: un archivio in cui erano racchiuse le mostruosità che l’uomo aveva fatto commettere da sconosciuti su sua moglie. La donna, ignara di tutto, veniva drogata nel corso della cena. Quando era priva di sensi, il marito faceva entrare in casa il violentatore di turno, reclutato tramite una chat su Internet, e filmava le violenze.
I colpevoli sono un’ottantina, ma solo una cinquantina di loro è stata identificata. Gli altri, per il momento, sono sfuggiti alla giustizia. Nell’archivio degli orrori c’erano anche foto nude o in biancheria intima della figlia e delle nipoti di Dominique Pelicot. L’uomo ha ammesso le atrocità commesse, spiegando di aver voluto sottomettere una donna, sua moglie, non sottomessa. Eppure, il loro, secondo Gisèle, era un matrimonio felice. Così, almeno, lo definiva lei. Il marito sembrava affettuoso e attento e l’accompagnava alle visite mediche per i continui dolori pubici che la donna non si spiegava e quegli episodi di perdita di memoria di cui soffriva. Gisèle temeva di avere l’Alzheimer, non immaginava di essere continuamente narcotizzata e di essere vittima di una vera e propria forma di tortura.
Incredibili le testimonianze di alcuni dei violentatori, che hanno provato a giustificarsi spiegando che lei – che nei video era completamente prima di sensi – era consenziente. Molto coraggiosamente, la vittima ha deciso di mostrarsi nel corso delle udienze, di denunciare pubblicamente quanto subito e di far vedere i video con gli stupri subiti. Se ho trovato io il coraggio di denunciare, ha spiegato, possono farlo tutte le donne.
Il caso di Gisèle Pelicot potrebbe, finalmente, cambiare la legge sulle violenze sulle donne in Francia, in maniera più rispettosa e tutelante per le vittime. Alla fine del processo, la sentenza dei giudici è stata emessa oggi: Dominique Pelicot è stato condannato a 20 anni di carcere. Tutti gli imputati hanno ricevuto condanne, purtroppo meno esemplari di quanto si sperasse. Ad accogliere Gisèle fuori dal tribunale tantissime persone, che l’hanno ringraziata per il suo esempio.