Volkswagen, crisi in Germania. Annunciata la chiusura di 3 fabbriche
Il primo produttore di auto in Europa ha ipotizzato la chiusura di tre fabbriche in Germania. Crolla un modello virtuoso fondato sulla cogestione dei lavoratori che,ora, annunciano mobilitazioni in tutto il Paese contro una strategia aziendale considerata dal sindacato «una profonda pugnalata al cuore»
Nelle foto Ansa, lo sconcerto dei lavoratori dopo l’annuncio impensabile da parte dei vertici del colosso automobilistico. Un segnale di crisi destinato a ripercuotersi lungo tutta la filiera della componentistica che vede le aziende italiane direttamente coinvolte.
Daniela Cavallo, presidente del comitato aziendale generale e di gruppo della Volkswagen AG, e Thorsten Groeger, negoziatore del sindacato dei metalmeccanici tedesch dell’IG Metall, hanno promosso un grande evento informativo presso lo stabilimento principale dell’azienda a Wolfsburg, in Germania.
Come afferma Marco Togna sul sito della Cgil, Collettiva, «Volkswagen impiega in Germania oltre 120 mila persone, di cui circa la metà opera a Wolfsburg. Il marchio gestisce dieci stabilimenti: sei in Bassa Sassonia, tre in Sassonia e uno in Assia. A settembre la casa automobilistica tedesca ha annunciato la cancellazione del programma di sicurezza del lavoro in vigore da oltre 30 anni. I licenziamenti saranno possibili a partire dalla metà del 2025».
L’Ansa riporta le dichiarazioni di Thorsten Gröger secondo il quale, la decisione ventilata dalla societàautomobilistica «è una profonda pugnalata al cuore della laboriosa forza lavoro della VW! Ci aspettiamo che Volkswagen e il suo consiglio di amministrazione delineino concetti validi per il futuro al tavolo delle trattative, invece di fantasticare sui tagli ai posti di lavoro, dove la parte datoriale ha finora presentato poco più che frasi vuote».