Famiglia e lavoro, a quando la conciliazione?
In Italia succede ancora troppo spesso che fare figli voglia dire rinunciare a lavorare
Secondo quanto emerso da un Dossier del Servizio studi della Camera, ancora oggi un quinto delle donne in Italia rinuncia o è costretta ad abbandonare il proprio posto di lavoro a causa della maternità. Infatti il tasso di occupazione femminile italiano risulta essere quello più basso in tutta Europa, essendo di 14 punti percentuali al di sotto della media, il 55%, rispetto al 69,3% . La parità di genere è ancora un miraggio visto che a disposizione ci sono ancora pochi servizi che aiutino le donne a conciliare vita e lavoro e che per i padri è previsto ancora un congedo di 10 giorni appena dopo la nascita del bambino, contro i 25 giorni della Francia, i 90 giorni della Svezia, le 16 settimane in Spagna… Il dossier del Servizio studi della Camera rivela non solo un gap occupazionale, ma anche un significativo divario retributivo di genere. In Italia, le donne guadagnano meno degli uomini, con una differenza di retribuzione media oraria del 5% e annuale del 43%, superiori alla media europea. Il divario è ancor più evidente considerando che il salario annuale medio per gli uomini è di 26.227 euro, contro i 18.305 euro per le donne.