Zimbabwe, corsa alle urne
In un clima di tensione e repressione, più di 6 milioni di cittadini registreranno il proprio voto
Dalle prime ore del mattino di questo mercoledì 23 agosto, i cittadini dello Zimbabwe si sono recati ai seggi elettorali per votare chi sarà il presidente che governerà il Paese.
Ci sono 11 candidati alla presidenza, ma il clima è teso. Il presidente in carica Emmerson Mnangagwa, 80enne, cerca un secondo mandato, che consentirebbe al suo partito di continuare al potere dopo 43 anni di leadership.
Gli oppositori dell’attuale presidente denunciano una pesante repressione, un controllo esacerbato sugli enti pubblici e restrizioni alle proteste e alle manifestazioni dissonanti con gli interessi del governo.
Mentre si sollevano alcune richieste di elezioni libere e non violente, la popolazione si avvicina al voto con grande malcontento politico e preoccupazioni per la carenza energetica, l’alto costo della vita, la grave crisi finanziaria e inflazionistica che ha fatto perdere al dollaro dello Zimbabwe l’86% del suo valore negli ultimi mesi, e un marcato timore di frodi.
Secondo il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite per la lotta alla fame (WFP), almeno il 49% della popolazione dello Zimbabwe vive in condizioni di estrema povertà, e il Paese ha uno dei tassi di inflazione più alti al mondo, che secondo la Banca Mondiale nel 2022 ha superato il 100%.
Foto AP/Tsvangirayi Mukwazhi