Bernardo Arévalo, nuovo presidente del Guatemala
Il leader progressista del Movimento Semilla ha vinto le elezioni nel Paese latinoamericano conquistando il 58% dei voti
Sociologo e diplomatico, Arévalo si è guadagnato la fiducia dei cittadini guatemaltechi in questa seconda tornata elettorale che ha visto recarsi alle urne oltre il 45% della popolazione con diritto di voto.
Le aspettative per una “nuova primavera” sono riposte sul leader progressista del Movimento Semilla, che ha fatto della lotta alla corruzione che da decenni strangola il Paese la bandiera della sua campagna elettorale.
La strada non sarà facile per il neo presidente eletto, che dovrà prendere il potere il 14 gennaio, poiché circa il 60% dei 17,6 milioni di abitanti che compongono la società guatemalteca vive al di sotto della soglia di povertà, con grandi privazioni sanitarie, educative e infrastrutturali. Pertanto, la sfida principale per Arévalo sarà continuare a cercare di migliorare le condizioni di vita e le opportunità della popolazione, e della metà dei bambini che soffrono di malnutrizione cronica.
Il Guatemala presenta una delle maggiori disuguaglianze sociali dell’America Latina, che si riflette in una crisi migratoria in crescita costante e nell’assenza di servizi di base sufficienti, soprattutto nelle zone rurali.
Bernardo Arévalo con la sua ideologia e la sua posizione sfida i modi tradizionali di fare politica. Nelle sue prime dichiarazioni da presidente eletto, ha affermato che «ciò che la gente chiede a gran voce è ‘basta con tanta corruzione’». Per porre fine a questa piaga distruttiva, assicura che ci sarà uno specifico gabinetto anticorruzione e una commissione di sorveglianza, autonoma dal governo.
Foto AP/Moises Castillo, Santiago Billy