La Spagna prossima al voto delle politiche
Tra rischio astensionismo e picchi di calore, anche per la Spagna si prevede, nel voto del 23 luglio, l'effetto del vento di destra che spira sull'Europa
Le elezioni generali in Spagna del 2023 si terranno il 23 luglio per il rinnovo delle Corti Generali. Cioè tutti i 350 seggi del Congresso dei Deputati e 208 seggi del Senato.
Una delle novità di questa tornata elettorale è rappresentata dal fatto che sarà in vigore una legge che facilita il voto degli spagnoli residenti all’estero, anche se si teme la crescita dell’astensionismo accentuato dall’ondata di calore che si sta abbattendo sul sud del continente europeo.
Il voto anticipato è stato deciso dopo il risultato negativo dei socialisti, al governo dal 2018 assieme alla sinistra di Podemos, registrato nelle elezioni locali che si sono tenute a fine maggio.
Un fatto inaspettato secondo l’Ispi, dato che «il governo Sánchez ha avuto una performance economica invidiabile. Il PIL spagnolo cresce più della media Ue (+1,9% la stima per il 2023, contro l’1% dell’Europa) e la disoccupazione è ai minimi dal 2008. Inoltre, scollegando il prezzo del gas da quello dell’elettricità, Madrid ha limitato i costi della crisi energetica». Mentre l’inflazione spagnola è scesa al 2,9%, il dato più basso dell’ultimo biennio.
La decisione di andare alle urne è stata compiuta nonostante che dal primo luglio, Madrid ha iniziato il semestre di presidenza a rotazione del Consiglio dell’Unione Europea.
Una misura estrema del premier Sanchez per svegliare i suoi elettori davanti al vento di destra che si registra in tutta Europa, con la possibilità reale di arrivare ad una nuova maggioranza costituita dall’alleanza tra partito popolare e la destra post franchista di Vox che presenta forti legami e somiglianze con Fratelli d’Italia.
Secondo l’edizione europea del periodo statunitense Politico, come riferisce l’Agi, bisognerà prestare grande attenzione alla regione spagnola di Aragona che rappresenta «un microcosmo geografico e demografico del Paese di riflettere i movimenti elettorali nazionali così da guadagnarsi il soprannome di “Ohio della Spagna”. E come l’Ohio, infatti, anche l’Aragona è a modo suo una regione altalenante, ovvero la “swing region” da monitorare regolarmente per capire la ‘pancia’ del Paese».
foto Ap