Polonia, anniversario tra le proteste
Nel ricordare le prime elezioni democratiche del post comunismo, tenutesi nel 1989, numerosi polacchi sono scesi in strada per manifestare il proprio dissenso verso l'attuale governo. E con loro c'era anche Lech Walesa««
Centinaia di migliaia di polacchi – mezzo milione secondo il municipio di Varsavia – sono scesi in strada domenica 4 giugno per protestare «contro il carovita, le menzogne del potere e la corruzione» e, in vista delle elezioni politiche del prossimo autunno, a favore di «una Polonia democratica, tollerante, ed europea». La data è stata scelta perché in Polonia il 4 giugno si celebra la Giornata della libertà e dei diritti civili nell’anniversario delle prime elezioni parzialmente libere seguite dalla sconfitta del comunismo in Europa, vinte da Solidarnosc.
E proprio lo storico leader di Solidarnosc e premio Nobel per la pace, Lech Walesa, è sceso in piazza con i manifestanti: «La prima cosa da fare per iniziare la strada verso la vittoria è fare i conti per sapere quanti siamo», ha affermato nel discorso di avvio della marcia.
A chiedere ai polacchi di scendere in piazza è stato Donald Tusk (con Walesa nella foto), premier della Polonia tra il 2007 e il 2014, nonché presidente del Consiglio europeo tra il 2014 e il 2019, ora leader del maggiore partito di opposizione. Tusk sembra essere più che mai nel mirino dal partito conservatore di Jaroslaw Kaczynski, al governo, che ha voluto una legge, già accolta dal Parlamento, che mira ad escludere dalla vita pubblica gli esponenti politici responsabili delle “influenze russe” sulla sicurezza interna polacca fra gli anni 2007 e 2022 (tra cui appunto lo stesso Tusk, tanto che il provvedimento è stato soprannominato dai media “legge anti Tusk”). Il presidente Andrzej Duda l’ha firmata la settimana scorsa salvo poi – in seguito ad aspre critiche, a cominciare da quelle del presidente americano Joe Biden e del Parlamento europeo – fare marcia indietro, presentando una serie di emendamenti.
«Questo è il mio giuramento di fronte a voi: vi guiderò alla vittoria» alle prossime elezioni, ha detto Tusk alla folla riunita nella Piazza del Castello reale, con centinaia di bandiere polacche e europee.
Il primo ministro Mateusz Morawiecki, da parte sua, ha criticato le proteste, paragonanadole ad a un “circo” e affermando che lo fa «un po’ ridere quando le vecchie volpi che sono in politica da anni organizzano una marcia antigovernativa e la presentano come una protesta civica spontanea».
(Foto: AP Photo/Czarek Sokolowski)