La festività ebraica del Purim
Quest'anno si festeggia tra 6 e 7 marzo il Purim, la gioiosa festività ebraica durante la quale adulti e bambini si mascherano e onorano una liturgia che ricorda il sovvertimento delle "sorti" del popolo ebraico e il conseguente scampato pericolo grazie alla regina Ester
La festività ebraica di Purim, che in ebraico significa “sorti”, cade il giorno 14 del mese ebraico di Adar, che nel 2023 va dalla sera del 6 alla sera del 7 marzo. Ricorda gli eventi, accaduti 2500 anni fa, narrati nella Meghillà di Estèr, il “libro” di Ester, che fa parte della Bibbia ebraica e che in questa occasione si legge pubblicamente e nella sua interezza. Tradizione vuole che quello composto per essere letto durante il Purim debba avere alcune caratteristiche, quali presentarsi in forma di rotolo di pergamena ed essere scritto a mano.
La storia che viene narrata in breve è la seguente: Assuero, re di Persia e di Media, regnava su 127 province, era un sovrano molto potente ed aveva accanto a sé una moglie che però (essendosi rifiutata di partecipare ad un banchetto fatto preparare dal re e a cui erano stati invitati le persone più importanti del regno) venne ripudiata. Vennero quindi convocate le più belle ragazze del paese e fra queste fu scelta una ragazza ebrea, Estèr che andò così in sposa ad Assuero. Ester divenne la nuova regina e nella storia avrà un importante ruolo: difatti Hamàn, primo ministro del re Assuero, chiese ed ottenne dal re che tutti gli ebrei del regno fossero uccisi, in un giorno che sarebbe stato tirato a sorte. Fu così tirato a sorte il 13 di Adar. Quando Mordekhài, zio della regina lo seppe, si rivolse ad Ester perché intercedesse. Ester informò il re sulle malvagie macchinazioni e supplicò di salvare il suo popolo e lei stessa, in quanto ebrea. Per merito della regina gli ebrei, con l’aiuto del Signore, riuscirono a salvarsi.
Durante la lettura è d’uso fare molto rumore ogni volta che viene pronunciato il nome di Haman.
Assistere alla lettura del Libro di Ester, sia la sera del 13 di Adar che la mattina del 14 è quindi uno dei precetti della festa; gli altri sono donare a parenti ed amici, almeno due persone diverse, dei cibi preferibilmente mangiabili subito, così che tutti possano essere felici consumando un pasto; donare ai poveri, sia direttamente ai bisognosi che attraverso raccolte comunitarie organizzate nelle sinagoghe; partecipare a un banchetto o comunque consumare un pasto abbondante durante la giornata di Purim.
Ad oggi, il Purim è caratterizzato da un’atmosfera gioiosa e carnevalesca, dove si brinda e si balla e adulti e bambini si travestono con i costumi più svariati, anche durante la funzione al tempio, in ricordo del ribaltamento della sorte del popolo ebraico; per questo è anche ricordata come “carnevale ebraico”. (AP Photo)
(Fonte: ucei.it, wikipedia)