Israele e Palestina, morti e sofferenze da entrambi i lati del conflitto
In Terra Santa prosegue la liberazione degli ostaggi nel settimo giorno di cessate il fuoco temporaneo stabilito tra Hamas e Israele.
Mercoledì 29 novembre i mediatori internazionali hanno lavorato per estendere la tregua a Gaza, incoraggiando i militanti di Hamas a continuare a liberare gli ostaggi in cambio del rilascio dei prigionieri palestinesi e di un ulteriore stop dell’offensiva aerea e terrestre di Israele.
Nel frattempo, i civili da un lato e dall’altro del confine piangono la scomparsa dei loro familiari. Nella prima immagine, un minibus che trasporta ostaggi israeliani rilasciati da Hamas e personale militare israeliano arriva al Centro medico Sheba a Ramat Gan, Israele, giovedì 30 novembre 2023 (Foto AP/Leo Correa).
Nella seconda foto, l’attivista palestinese Ahed Tamimi, al centro, è sostenuta da sua madre dopo essere stata rilasciata dal carcere da Israele, nella città di Ramallah in Cisgiordania, giovedì 30 novembre 2023 (Foto AP/Nasser Nasser).
Nella terza foto Helena Brodski piange durante una cerimonia commemorativa per suo figlio, il sergente Kiril Brodski, al cimitero militare Kiryat Shaul a Tel Aviv, mercoledì 29 novembre 2023. Brodski e altri due soldati, ritenuti tra le persone uccise nell’attacco iniziale di Hamas del 7 ottobre, sono stati dichiarati morti dai militari martedì, essendo i loro resti ancora a Gaza (Foto AP/Ariel Schalit).
Nella quarta foto un parente la morte del quindicenne Basil Abu Al-Wafa, ucciso durante un raid militare israeliano nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania mercoledì 29 novembre 2023 (Foto AP/Majdi Mohammed).
Nella quinta foto un uomo palestinese siede su una poltrona fuori da un edificio distrutto nella città di Gaza, mentre nell’ultima foto cittadini palestinesi guidano una motocicletta accanto allo stesso palazzo, mercoledì 29 novembre 2023 (Foto AP/Mohammed Hajjar).