Covid: l’Ue raccomanda i test per viaggiatori provenienti dalla Cina
La decisione suscita le critiche di Pechin,o ma l'Europa va avanti compatta per arginare la nuova ondata del virus.
L’Unione europea, attraverso l’Ipcr (meccanismo integrato di risposta politica alle crisi), ha diramato una forte raccomandazione a tutti i Paesi membri per introdurre l’obbligo del test anti-Covid19 per i passeggeri in partenza dalla Cina, da effettuarsi entro le 48h prima della partenza; inoltre incoraggia i test a campione a chi arriva dalla Cina, l’esame e il sequenziamento «delle acque reflue degli scali dove sono previsti voli in arrivo dalla Cina» e «le vaccinazioni, incluse le dosi booster e in particolare ai più vulnerabili». È prevista una riunione di aggiornamento entro la metà di gennaio.
L’Oms ha dichiarato che le statistiche fornite dalla Cina non rispecchiano il reale andamento del virus in termini di ricoveri e decessi; Pechino si difende ipotizzando, sulla base del principio di legittimità, l’introduzione di test Covid per chi arriva dall’Ue, ma è decisa la risposta della portavoce della Commissione Ue: «Non abbiamo alcuna risposta alle dichiarazioni del portavoce del ministero degli Esteri cinese. Prendiamo le misure che riteniamo giustificate in linea con l’evoluzione della situazione in Cina».
Anche la Francia sostiene con fermezza la politica preventiva dei test che verranno effettuati «senza esitazioni», come ha dichiarato il portavoce del governo. (Foto AP)