L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka
Al Museo della Shoah la mostra sull'operazione Reinhardt contro la popolazione ebraica dei ghetti del Governatorato generale
Si celebra oggi 27 gennaio la Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. Così fu designato dalla risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite del novembre 2005 con cui si scelse questo giorno perché il 27 gennaio del 1945 le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Ed è proprio da oggi che la Fondazione Museo della Shoah, presso la Casina dei Vallati al Portico d’Ottavia a Roma, apre la mostra L’inferno nazista. I campi della morte di Belzec, Sobibor e Treblinka, curata da Marcello Pezzetti. L’idea di questa esposizione nasce in occasione dell’ottantesimo anniversario della sollevazione del ghetto di Varsavia e nei campi di Sobibor e Treblinka, e racconta l’Action Reinhardt, ovvero lo sterminio senza precedenti degli ebrei dei ghetti del Governatorato generale, nell’ex Polonia, tra il marzo del 1942 e l’ottobre del 1943, attraverso la deportazione delle vittime in questi tre campi di concentramento.
Attraverso una ricca documentazione di contributi audio-visivi viene ricostruita e raccontata per la prima volta in modo completo la storia dei campi di Belzec, Sobibor e Treblinka; di quest’ultimo è presente inoltre una ricostruzione in plastico attraverso cui un’esperienza multimediale e immersiva racconta i terrificanti procedimenti di uccisione messi in atto.
La mostra si avvale dei patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Cultura, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dell’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni razziali, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’UCEI Unione delle Comunità Ebraiche italiane, della CER Comunità Ebraica di Roma, dell‘Associazione Figli della Shoah, del CDEC Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea e dell’ANED, Associazione Nazionale Ex deportati nei campi nazisti. (Foto LaPresse)