Epifania ortodossa in Russia: il battesimo nei ghiacci
Nel periodo più freddo dell'anno la festa ortodossa ricorda il battesimo di Cristo con la tradizionale immersione nelle acque ghiacciate e benedette, rispettata da moltissimi fedeli
Il 19 gennaio in tutta la Russia si celebra l’Epifania, una delle più importanti festività ortodosse che chiude il loro periodo natalizio iniziato il 7 gennaio. L’Epifania celebra la rivelazione di Gesù Cristo come incarnazione di Dio attraverso il suo battesimo nel fiume Giordano ed è a richiamo di questa simbologia che la tradizione ortodossa porta ogni anno migliaia di fedeli ad immergersi nelle acque ghiacciate dei laghi e dei fiumi, benedette da un sacerdote appunto per commemorare il battesimo di Cristo.
Il periodo è il più freddo dell’anno, con temperature abbondantemente sotto lo zero, anche fino a -14 gradi, tanto da essere definito come i “geli dell’Epifania”. Nonostante questo, durante la notte che precede la festività e in tutto l’arco del giorno successivo le persone si immergono attraverso buchi scavati nel ghiaccio, spesso realizzati a forma di croce e chiamati “Jordan” (Giordano): la tradizione va rispettata e l’immersione è un passaggio necessario ad un vero e proprio percorso di purificazione, che assolve dai peccati e persino previene dalle malattie. «I nostri antenati si sono sempre immersi nell’acqua in questa festa. Quelli che sono in salute si immergono nella buca del ghiaccio, agli altri può bastare fare la doccia a casa. L’importante è ricordarsi di Dio», spiega un cristiano ortodosso all’uscita dall’acqua.
Quest’anno centinaia di fedeli, tra i quali molti membri dell’esercito russo, hanno celebrato l’Epifania anche nella nuova Cattedrale delle Forze armate russe a Kubinka, nella Russia centrale. (Foto AP)