Papa Francesco all’Aquila
"La rinascita personale e collettiva - ha detto il Pontedice - è dono della Grazia ed è anche frutto dell'impegno di ciascuno e di tutti. È fondamentale attivare e rafforzare la collaborazione organica, in sinergia, delle istituzioni e degli organismi associativi", ha detto il Pontefice.
Tutta L’Aquila era in trepidazione per la visita di ieri del Pontefice, che ha incontrato i fedeli in piazza Duomo e in piazzale di Collemaggio per aprire la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio e officiare la Perdonanza, l’evento religioso istituito da Celestino V nel 1294. Il Papa è stato accolto dal cardinale Giuseppe Petrocchi, dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dal prefetto dell’Aquila Cinzia Teresa Torraco e dal sindaco Pierluigi Biondi. “La rinascita personale e collettiva – ha detto il Pontedice – è dono della Grazia ed è anche frutto dell’impegno di ciascuno e di tutti. È fondamentale attivare e rafforzare la collaborazione organica, in sinergia, delle istituzioni e degli organismi associativi: una concordia laboriosa, un impegno lungimirante perché stiamo lavorando per i figli, per i nipoti, per il futuro”. Serve l’impegno di “tutti, tutti insieme, sottolineare questo, tutti insieme“. Applausi a piazza Duomo alle parole di Papa Francesco, che ha concluso il suo discorso dicendo “Jemo ‘nnanzi“, ossia “andiamo avanti”, così come disse nel 2014 durante un’udienza a cui avevano preso parte 130 aquilani del gruppo di azione civica. Papa Francesco ha visitato il Duomo, inagibile dal terremoto, accompagnato dal cardinale Giuseppe Petrocchi. (Foto: La Presse)