L’aborto continua a dividere il mondo
A Oklahoma sarà vietato interrompere la gravidanza sin dal concepimento, mentre in Spagna si potrà abortire liberamente dai 16 anni
Nelle ultime settimane abbiamo assistito all’inasprimento della divisione nell’opinione pubblica e politica sul diritto all’aborto. Negli Stati Uniti, in attesa della decisione della Corte Suprema di revocare tale diritto, lo Stato dell’Oklahoma ha stabilito le restrizioni più severe nel Paese. Il disegno di legge vieta l’interruzione della gravidanza dal momento del concepimento –salvo i casi di rischio di morte per la madre o denunciato incesto o stupro–, e impone una politica di persecuzione sociale e civile che prevede fino a 10.000 dollari di ricompensa per chi denunci la commissione di un aborto.
Da parte sua, la Spagna si posiziona sulla linea opposta. Il disegno di legge approvato stabilisce che le adolescenti possono abortire senza il consenso dei genitori a partire dai 16 anni. Inoltre, dalla richiesta di interruzione della gravidanza non saranno più imposti tre giorni obbligatori di riflessione e le donne che lo portino a termine avranno diritto a un periodo di congedo per malattia.
Questa legge porta con sé altre modifiche. Il congedo mestruale è tra le maggiori novità, essendo la Spagna il primo Paese europeo a stabilirlo. Le donne che hanno mestruazioni dolorose avranno diritto a un periodo di congedo per malattia senza una durata prestabilita, soggetto a controllo medico e finanziato dallo Stato. Inoltre, alcuni centri educativi spagnoli hanno già iniziato a distribuire gratuitamente prodotti per l’igiene femminile nell’ambito dell’educazione mestruale e sessuale.
Foto AP/Rogelio V. Solis; Jacquelyn Martin, File; Mariam Zuhaib; Susan Walsh, File; Matt Marton, File; Amanda Andrade-Rhoades; Bruce Schreiner, File; Allen G. Breed; Sue Ogrocki, File; Chris Urso/Tampa Bay Times via AP.