New York Times in sciopero
Oltre mille tra giornalisti e impiegati della prestigiosa testata in sciopero per 24h, è la prima volta dopo 40 anni
Non succedeva dal 1981: circa 1.100 giornalisti e altri dipendenti del New York Times hanno incrociato le braccia da giovedì a mezzanotte fino a venerdì alla stessa ora, dopo che le trattative su salari e contratto collettivo tra l’azienda e il sindacato NewsGuild sono fallite. Secondo il sindacato, uno dei punti controversi è il rifiuto del management di aumentare significativamente i salari per quasi due anni, in un contesto inflazionistico nazionale e globale e mentre la New York Times Company, società quotata, ha successo finanziario. Totale il disappunto della dirigenza sullo sciopero: «Gli scioperi avvengono di solito quando le trattative si arenano, oggi non siamo a questo punto» ha dichiarato il direttore esecutivo Joseph Kahnn.
Si è quindi deciso di correre ai ripari contattando redattori con un background da reporter che possano coprire le news da pubblicare sulle pagine di venerdì: «Lo sciopero – ha scritto Kahnn nel promemoria di mercoledì sera – non influirà sulla capacità dell’azienda di pubblicare un giornale cartaceo, ma sarà più difficile del solito».
Centinaia di persone di tutte le età e di tutti gli status si sono radunate giovedì pomeriggio davanti alla gigantesca sede della New York Times Company, nella parte occidentale di Manhattan, in un clima di protesta e di festa. (Foto Julia Nikhinson/LaPresse)
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