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Brasile: nasce il primo ministero per le Popolazioni indigene

Il neopresidente Lula inaugura una nuova era per la tutela dell'ambiente e dei diritti delle popolazioni indigene

«Monitoreremo e sorveglieremo l’Amazzonia, dove combatteremo ogni attività illegale. Allo stesso tempo promuoveremo lo sviluppo sostenibile delle comunità dell’Amazzonia». Queste le prime parole di Luiz Inácio Lula da Silva nel discorso dopo la vittoria al ballottaggio contro il presidente uscente Jair Bolsonaro per il governo del Brasile lo scorso ottobre.

E così ha fatto creando il primo ministero per le Popolazioni indigene nella storia del Paese, guidato dall’attivista Sônia Guajajara, di origini indigene e figlia di una ventennale carriera politica che la vede impegnata soprattutto per i diritti delle popolazioni indigene della foresta amazzonica. A capo del ministero dell’Ambiente Lula ribadisce le proprie scelte nominando Marina Silva, stesse origini e anche lei ambientalista e di lunga esperienza che l’aveva già vista al comando del ministero dal 2003 al 2008 nella precedente presidenza di Lula.

La scelta di Guajara e Silva per ruoli così importanti è considerata un tentativo di rafforzare le attività per la tutela dell’ambiente e delle comunità indigene gravemente danneggiate dai quattro anni di governo Bolsonaro, che ne aveva ridotto i diritti e permesso lo sfruttamento commerciale delle loro terre. (Foto: LaPresse)

 

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