La confusione delle etichette sui cibi
Cosa significa: "da consumarsi preferibilmente entro"?
In tutto il mondo cresce l’attenzione sul problema dello spreco alimentare. Tra le motivazioni di questa abitudine sbagliata, sotto accusa sono le etichette che troviamo sui cibi confezionati: in particolare la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro“.
Questa etichetta è usata da decenni dai produttori per indicare il picco di freschezza dell’alimento, mentre non ha nulla a che fare con la sicurezza. Il risultato però è che noi consumatori appena passa questa data buttiamo via il prodotto, che invece sarebbe ancora perfettamente commestibile. Solo per carne e latticini la data di scadenza è particolarmente importante.
Purtroppo le etichette usate sono tante (“gustare entro”, “usare entro”, “meglio entro”, ecc.), per cui la confusione tra i consumatori è massima. Il dibattito è “caldo” soprattutto negli Usa.
Ancora non c’è uno standard internazionale, ma si sta lavorando per avere solo due etichette: una che indichi la data del picco di freschezza (per cui il cibo si può consumare anche successivamente), un’altra invece che indichi la data dopo la quale il prodotto è effettivamente pericoloso.