Alitalia – ITA, una partenza difficile per la nuova compagnia aerea
La nuova Italia Trasporto Aereo guidata dal manager Alfredo Altavilla, ex capo delle attività europee di FCA, assumerà, nel primo anno, solo 2.750-2.950 lavoratori sul totale attuale di 10.500
Alitalia. Si annunciano giorni di forte dopo il tenore positivo del comunicato del Ministero dell’Economia circa l’intesa con la Commissione Europea sulla costituzione di Italia Trasporto Aereo (ITA), la nuova società aerea che sarà pienamente operativa a partire dal prossimo 15 ottobre. La soluzione, definita dal ministero come costruttiva ed equilibrata, con il passaggio di determinate attività da Alitalia a ITA, non convince i sindacati delle diverse categorie che contestano il piano industriale della nuova compagnia aerea che «partirebbe con solamente 52 aerei (contro i 118 attuali di Alitalia) senza prospettive di sviluppo sul lungo raggio. È inaccettabile che su 10.500 lavoratori vengano assunti solamente 2.750-2.950 il primo anno».
«Anche il brand messo a bando di gara – secondo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo – prefigurerebbe evidenti danni commerciali. Sostanzialmente è un piano debole anche in prospettiva ricavi fino al 2025. Sono errori gravissimi che rendono inaccettabile questa impostazione ma soprattutto rendono la nuova compagnia di bandiera un progetto molto debole».
L’associazione sindacale “Naca Piloti AZ CYL” promuove, dal 20 luglio, un presidio nel centro di Roma, a piazza san Silvestro, per denunciare un piano che avvantaggia le compagni di volo straniere con «la cessione del 57% degli slot su Roma Fiumicino e del 15% degli slot su Milano Linate». Sullo sfondo non è difficile vedere il protagonismo del patron di Ryan air, Micheal O’Leary, intenzionato a occupare gli spazi lasciati liberi da Ita.
Uno dei problemi irrisolti nella trattativa con la Commissione europea resta infatti, secondo i sindacati, la mancanza della «regolamentazione del mercato italiano, in chiave anti dumping sociale e salariale, posta in essere da alcuni vettori low cost». Cioè da Ryan air.
La vertenza Alitalia – Ita si preannuncia uno serio scoglio per il governo Draghi che ha nominato, su indicazione del Ministero dell’Economia, al vertice della nuova compagnia un manager di scuola Fiat e cioè Alfredo Altavilla, ex capo delle attività europee di FCA.
Nelle foto Lp alcune delle numerose manifestazioni promosse dai dipendenti Alitalia.