Van Gogh: il pittore della disarmonia
Vincent Van Gogh, nato in Olanda nel 1853, è considerato uno dei più grandi artisti di sempre. Un uomo estremamente sensibile e tormentato da un malessere psichico che si manifestava con attacchi di panico e vivide allucinazioni. «La sua anima è più grande del suo corpo». La lezione del professor Mario Dal Bello
«Van Gogh è il pittore della disarmonia, ma non nel senso negativo della parola, piuttosto per via del suo essere dotato di un altro tipo di armonia». Il pittore era un uomo insofferente ad ogni regola, un autodidatta. Una persona socialmente disadattata: che non riusciva ad andare d’accordo con nessuno. «Contemporaneo agli impressionisti, ma non ha niente a che vedere con loro, è diverso: lui è dotato di un immenso talento, ma non è mai riuscito a trovare un suo pubblico, capace veramente di ascoltarlo», spiega Dal Bello, che aggiunge: «La sua diversità consiste nella sua grande tensione alla libertà». Un pittore mistico, sempre in cerca dell’eternità, dell’ultraterreno. «La sua tensione all’infinito è più grande del suo corpo».