Brasile, la tempesta perfetta in atto
Dopo tanti allarmi e istanze ignorate, la politica negazionista di Bolsonaro perde l’appoggio di parte delle forze armate
Come riporta l’ISPI, Istituto per gli studi di politica internazionale, in Brasile «la pandemia è fuori controllo e la variante brasiliana del virus si sta accanendo in particolar modo sulle fasce della popolazione più giovane, tra i 20 e 40 anni. In molti stati gli ospedali rischiano il collasso e le terapie intensive sono a corto di posti».
La politica di Bolsonaro ormai è avversata anche da una parte crescente delle forze armate come dimostrano le dimissioni del ministro della Difesa e dei comandanti di Esercito, Marina e Aeronautica. Ma i suoi sostenitori manifestano inneggiando con manifestazioni di carattere paramilitare.
Si sono così confermate le previsioni contenute in una lettera aperta di 152 vescovi cattolici nel luglio 2020: «Il Brasile vive uno dei momenti più difficili della sua storia, una “tempesta perfetta” che, dolorosamente, deve essere attraversata. La causa di questa tempesta è la combinazione di una crisi sanitaria senza precedenti, un collasso impressionante dell’economia e una tensione che scuote le fondamenta della Repubblica, provocata in gran parte dal presidente e altri settori della società».
E nello stesso periodo lo storico difensore dei diritti umani, il domenicano Frei Betto, già parlava nella lettera agli amici all’estero di un vero e proprio genocidio in corso, con particolare riferimento a quanto avviene in Amazzonia.