I colori dell’Holi Fest
Anche quest'anno si rinnova il festoso rito di origine indiana
Certamente è la festa religiosa più colorata di cui abbiamo notizia. Durante l’Holi Fest, o Festa dei colori, infatti, è usanza sporcarsi con polveri colorate per simboleggiare la rinascita e la reincarnazione. È osservata principalmente in India, in Nepal e nelle zone del mondo con significativi gruppi di popolazioni di origini indiane. Nel tempo è divenuta anche, da un punto di vista laico, la celebrazione della primavera e dei colori, e quindi si è sviluppata anche in America ed Europa. Capita infatti, a ridosso dell’equinozio di primavera, in un giorno di plenilunio. Quest’anno sarà domenica 28 marzo. La festa si inaugura con un falò che prende il nome di Holika Dahan, dove Holika è il nome di un demone delle Scritture indu e veda. E la mattina la festa esplode in un tripudio di giochi, danze e canti. In tempo di Covid le autorità hanno esortato la popolazione a celebrare la festa al chiuso, ma nonostante questo migliaia di persone hanno invaso le strade. (foto Ap)