Politica e società

Rivedi la diretta Pfas nell’acqua, Terra dei fuochi e Transizione ecologica

Dalla questione Pfas alla Terra dei Fuochi, le istanze di giustizia ambientale che emergono dai territori chiedono di essere accolte nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per una reale transizione ecologica.

Giustizia ambientale e transizione ecologica devono andare assieme. Un certo tipo di sviluppo economico ha lasciato in Italia una geografia diffusa di siti inquinati che attendono da tempo di essere bonificati e messi in sicurezza. Si tratta di tutelare la vita di centinaia di migliaia di persone esposte ad un danno permanente alla salute che tende ad espandersi intaccando il ciclo agro-alimentare. Ad essere colpiti sono gli elementi base della natura: acqua, terra e aria.

Nel collegamento del 15 marzo 2021, promosso nell’ambito dei Lunedì di Città Nuova, si è voluto offrire uno sguardo su due emergenze ambientali molto note e quindi esemplari per dimostrare la capacità delle comunità di autorganizzarsi nella difesa dei beni comuni, avanzare proposte alternative di economia grazie alle competenze diffuse nella società civile e sollecitare le istituzioni a dare risposte adeguate e credibili.

È inevitabile in questa dinamica il confronto più o meno aperto con interessi e prese di posizione che tendono a relativizzare il danno, opporsi alle misure di tutela perché considerate troppo onerose e antieconomiche. Esiste, inoltre, una tendenza a descrivere le richieste dei territori come pretese insostenibili dettate dall’ideologia del NO.

Dall’ascolto delle esperienze reali di tante persone che si espongono in una miriade di movimenti territoriali, sostenute molte volte da centri di ricerca e ambiti universitari, emerge il fatto di trovarsi di fronte a delle  “sentinelle del mattino”, come ha affermato nel collegamento Domenico Palermo, studioso del pensiero ambientalista, perché «si pongono a protezione di quei beni comuni fondamentali che sono la salute e l’ambiente che rappresentano l’ultima opposizione possibile ad uno sviluppo ormai senza alcun limite».

Nella versione iniziale del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) non compare un riferimento esplicito alla questione irrisolta delle bonifiche dei siti ambientali. È auspicale che la riscrittura del documento da parte del governo Draghi contenga elementi di novità in questo senso prima della consegna del Pnrr in Europa alla scadenza del 30 aprile 2021.

Sulla questione Pfas e la novità del movimento delle mamme NoPafs rappresentate nell’incontro da Michela Piccoli si rimanda anche all’articolo pubblicato sulla rivista Città Nuova. In merito alla complessa vicenda della Terra dei Fuochi si rimanda all’intervista con Stefania Papa, professoressa associata di Ecologia presso l’università della Campania Luigi Vanvitelli, che è intervenuta nel collegamento di Città Nuova.

 

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