Trisulti, sfrattata l’associazione di Bannon
La giustizia amministrativa ribalta le sentenze del Tar e libera l'antica certosa vicino Roma dalla presenza della scuola di formazione dell'ultra destra statunitense vicina a Steve Bannon. «Il Consiglio di Stato ha fatto giustizia e ha finalmente dato la possibilità alla Certosa di essere restituita al popolo di Dio e all’intera collettività», il commento del vescovo di Anagni Alatri. Lorenzo Loppa
Con sentenza definitiva del Consiglio di stato resa nota il 15 marzo 2021 termina la contesa sulla gestione di un antico convento nel Lazio che un’organizzazione vicina a Steve Bannon e ai suoi finanziatori voleva adibire ad un centro di formazione del pensiero cosiddetto sovranista e decisamente contrario a papa Francesco.
Come recita ancora il sito ufficiale del comune di Collepardo, «immersa nel verde di secolari foreste si adagia la celebre e maestosa Certosa, fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III e affidata, dal 1208, ai monaci Certosini (da cui il nome “Certosa”). Nel 1947 essi furono sostituiti dai monaci Cistercensi della Congregazione di Casamari (Veroli). Nel 2018 il Ministero dei Beni culturali l’ha affidata in concessione all’Associazione “Dignitatis Humanae Institute“.
Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso avanzato dallo stesso ministero dei Beni culturali e da alcune associazioni che hanno organizzato in questi 4 anni diverse e partecipazioni manifestazioni pubbliche contro la presenza e il progetto dell’associazione rappresentata da Benjamin Harnwell
Come riporta Igor Traboni su Avvenire, il vescovo di Anagni Alatri, Lorenzo Loppa, ha salutato con gioia la fine della vicenda: «Il Consiglio di Stato ha fatto giustizia e ha finalmente dato la possibilità alla Certosa di essere restituita al popolo di Dio e all’intera collettività».
Steve Bannon, ideologo della prima fase della presidenza Trump e rappresentante dell’ultra destra statunitense, è stato graziato dallo stesso Trump il 20 gennaio 2021 dalla condanna ricevuta per frode e riciclaggio di denaro. Il politologo americano è stato più volte in Italia, come luogo ideale per un laboratorio politico rivolto all’intera Europa.
Foto Ap e Wikipedia