Il presidente Mattarella contro gli stereotipi: italiani creativi, non indisciplinati
I successi sportivi italiani del 2021, ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno smentito un cliché, uno stereotipo diffuso in Europa, duro a morire, quanto infondato, di un popolo – gli italiani – indisciplinato, confondendo con questo l’attitudine alla fantasia, l’attitudine alla creatività, all’inventiva. Quella creatività e quell’inventiva che probabilmente hanno aiutato il nostro Paese nelle difficoltà dell’emergenza pandemica a trovare modalità diverse, inconsuete, di allenamento, di concentrazione, di non perdere la forma atletica. Guarda il video integrale.
Questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale gli atleti italiani in partenza per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2021. Una delegazione guidata dal presidente del Comitato olimpico nazionale, Giovanni Malagò e dal presidente del Comitato italiano paralimpico, Luca Pancalli. Nel corso del suo discorso, Mattarella ha affermato: «Lo sport di eccellenza è importante in sé, rappresenta il Paese in una dimensione nella vita sociale rilevante. Ma è anche importante perché suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva, con i valori che questa comporta e, così, alimentando un giacimento di possibili nuovi campioni per le Olimpiadi e le Paralimpiadi…». In tutto questo, ha detto rivolgendosi agli atleti, «rappresentate davvero il Paese, Olimpici e Paralimpici. Anche per un altro aspetto. Si dice spesso – ed è vero – che durante l’emergenza della pandemia il nostro Paese ha sofferto molto. E l’anno d’oro dello Sport – l’anno che sta per concludersi e che certamente proseguirà in quello successivo che sta per aprirsi – è stato una risposta di speranza e di ottimismo offerta al Paese dal mondo sportivo del nostro Paese, Olimpico e Paralimpico. Ed è interessante riflettere su questo, perché anche questi successi sportivi hanno smentito un cliché, uno stereotipo diffuso in Europa, duro a morire, quanto infondato, di un popolo – gli italiani – indisciplinato, confondendo con questo l’attitudine alla fantasia, l’attitudine alla creatività, all’inventiva. Quella creatività e quell’inventiva che probabilmente hanno aiutato il nostro Paese – anche il suo mondo sportivo – nelle difficoltà dell’emergenza pandemica a trovare modalità diverse, inconsuete, di allenamento, di concentrazione, di non perdere la forma atletica. Così come è avvenuto in tanti altri versanti della vita del Paese. Sarà interessante per gli studiosi delle società analizzare questo aspetto, ma avete in questo rappresentato davvero l’Italia». Mattarella ha anche consegnato la Bandiera italiana all’alfiere della squadra Olimpica, Sofia Goggia, e all’alfiere della squadra Paralimpica, Giacomo Bertagnolli.