Cop 26 e la questione nucleare
Nell’incontro Cop 26 è destinata ad emergere la questione centrale delle pressioni a favore del ricorso al nucleare come fonte di energia “verde”. Il ruolo decisivo della Francia di Macron in Europa
Nelle foto dell’agenzia Ap i lavori in corso in Francia, e le contestaziobni, per la realizzazione di un laboratorio sotterraneo gestito dall’agenzia francese per la gestione dei rifiuti radioattivi a Bure, nella regione orientale del Paese che a livello europeo, e nella trattativa in corso presso il vertice Cop 26 di Glasgow in Scozia, è tra i maggiori sostenitori del ricorso all’energia nucleare per realizzare l’obiettivo di riduzione dell’emissione di Co2 nell’atmosfera.
Il timore fondato di non realizzare l’obiettivo di riduzione graduale dei combustibili fossili costituisce un forte motivo di traino per le tesi a favore del cosiddetto “nucleare verde” di nuova generazione che secondo alcuni esperti non dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, presentare i problemi emersi con il disastro ambientale di Chernobyl in Ucraina e Fukushima in Giappone.
Di tutt’altro avviso una schiera di scienziati che ribadiscono la necessità di puntare gli investimenti sulle fonti rinnovabili senza farsi distrarre da false promesse dato che non esiste evoluzione tecnologica in grado di liberare il pianeta dalle scorie radioattive nelle centrali a fissione nucleare.
Le ricorrenti polemiche contro i cosiddetti ambientalisti dogmatici preparano il terreno alla partita decisiva che si gioca sul ricorso all’energia nucleare, anche in Italia dove 2 referendum popolari sembravano aver sbarrato la strada ai progetti avviati.