Se l’Europa sono gli eserciti schierati ai confini orientali
«È sconcertante quanto avviene in più luoghi ai confini dell'Unione europea». Sergio Mattarella
Europa. Anche il presidentedella Repubblica Mattarella visitando l’ateneo di Siena non ha potuto trattenere lo smarrimento: «E sconcertante è quanto avviene in più luoghi ai confini dell’Unione. È sorprendente il divario tra i grandi principi proclamati e il non tener conto della fame e del freddo cui sono esposti esseri umani ai confini dell’Unione».
Avvenire, quotidiano espressione della conferenza episcopale italiana, non usa mezzi termini ed esce martedì 16 novembre con uno speciale e un editoriale del direttore Marco Tarquinio che è un invito ad uscire dal torpore della coscienza collettiva: «Se l’Europa è i campi di concentramento di Lesbo. Se l’Europa è il finanziamento diretto o indiretto dei lager e dei negrieri di Libia. Se l’Europa è l’intrico balcanico di recinti, campi minati e miliziani picchiatori. Se l’Europa è i fucili spianati di Ceuta e Melilla. Se l’Europa è le “giungle” di Calais. Se l’Europa sono gli eserciti schierati ai confini orientali e i poveri in mezzo. Se questa è l’Europa, l’Europa è imbelle, incrudelita e tradita. E noi non possiamo più dirci europei. Eppure europei, una buona volta, dobbiamo deciderci a essere».
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