America latina, gli scatti della settimana

Alcuni tra i più bei scatti di questa settimana che ci arrivano dall’America Latina.

In ordine: un detenuto del Centro educativo di Itagua per delinquenti minorenni, sta in piedi su una piattaforma rotante dove una volta c’era la statua di un santo, mentre una guardia parla alla sua radio, in Paraguay. I detenuti chiedono il ripristino delle visite dei parenti sospese da quando è iniziata la nuova pandemia di coronavirus, sette mesi fa; una giovane donna fronteggia a muso duro un ufficiale della Commissione dei Diritti umani del governo messicano, accusandolo di non aver fatto abbastanza per proteggere le donne che hanno subito abusi sessuali; Regis Tufo Moneira Tembene si è autoproclamato guardiano della foresta. Controlla il proprio territorio e beve acqua da una foglia. Ci troviamo nella Riserva di Alto Rio Guama Reserva vicino Paragominas, in Brasile; Sara Magin, che soffre dei sintomi del COVID-19, si copre con un lenzuolo mentre effettua una terapia con il vapore a base di erbe, presso la sede del Comando Matico, nella comunità indigena Shipibo di Pucallpa, nella regione di Ucayali, in Perù; un indigeno Tenetehara in un festival a Alto Rio Guama vicino Paragominas in Brasile. Si tratta di un evento per ringraziare per il fatto che nessun membro della comunità si è ammalato durante la pandemia da coronavirus.

 

 

 

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