Una luce anche nelle tenebre

Serrata anche la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme, il luogo dove si ritiene che Gesù sia stato sepolto. Secondo la tradizione la tomba era di proprietà di Giuseppe D’Arimatea che aveva scelto quel luogo proprio per scavare la tomba per accogliere Gesù una volta deposto dalla croce. Più che le parole possono esprimere quei momenti dei versi di Alda Merini.

Dicono che le sorgenti d’amore siano le lacrime,

ma il pianto non è che un umile lavacro dei tuoi pensieri.

La persona che piange ha toccato i vertici dell’umanità

e spesso il nero della menzogna,

ma anche la tenebra è un sudario da cui si può riemergere,

perché un seme di luce ce l’ha anche la tenebra.

E forse Dio vuole anche la tenebra

per saggiare la resistenza del cuore dell’uomo.

Oh sì, Dio, l’uomo quando muore risorge in te

e diventa una lunga gravidanza d’amore.

Tu sei un Dio materno e plurimo,

un Dio che si disconosce e si converte,

un Dio buono come l’odio e la gelosia,

un Dio umano che si è fatto croce, che si è fatto silenzio,

un Dio che si converte in estasi ma che conosce il mistero della collera.

 

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