Continua l’esodo dei migranti siriani

Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Emrah Gurel)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Emre Tazegul)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Emre Tazegul)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Emrah Gurel)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Darko Bandic)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Emrah Gurel)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Emrah Gurel)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Darko Bandic)
Migranti, migliaia in arrivo al confine fra Grecia e Turchia (AP Photo/Giannis Papanikos)

Queste immagini riportano alla mente l’anno 2015, quando la Grecia visse l’inizio dell’immigrazione di massa dalla Siria all’Europa. La realtà è che l’esodo del popolo siriano non è mai finito, anzi. Negli ultimi giorni sarebbero stati in 81 mila ad attraversare il confine del Paese con il fine di raggiungere l’Europa.

Ma cosa sta succedendo in Siria? Da settimane Idlib, l’ultima provincia siriana in mano ai ribelli, è sotto l’attacco congiunto di esercito di Damasco e aviazione russa. Gli abitanti di quella provincia sono circa 900 mila e fino a qualche giorno fa erano rinchiusi nel loro territorio perchè la Turchia, unica via di fuga, aveva sbarrato i confini. Dopo la morte di 33 soldati turchi durante gli scontri con l’esercito siriano, il presidente Erdogan ha deciso per l’apertura dei confini al lato siriano e greco. Un atto di gentilezza? Non proprio. Il fine del presidente turco è fare pressione sull’ Unione Europea, mettendo in difficoltà le istituzioni permettendo l’arrivo di migliaia di migranti.

E in Grecia, prima terra di passaggio dei migranti sul suolo europeo, la situazione è senza controllo. Sull’Isola di Lesbo, infatti, l’estrema destra guida una parte della popolazione a attacchi violenti contro i migranti nel tentativo di non farli sbarcare. Uomini, donne e bambini arrivano alla terraferma nuotando. È un mare di disperazione.

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