Proteste per la centrale nucleare bielorussa
I paesi baltici temono incidenti
Il contestato presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, ha inaugurato la prima centrale nucleare del paese, un progetto fortemente criticato dalle vicine Lituania, Estonia e Lettonia. L’impianto di Astravyets è stato costruito dalla compagnia nucleare statale russa Rosatom, che ha prestato a Minsk 10 miliardi di dollari per il progetto. Nel 2022 dovrebbe entrare in funzione anche un secondo reattore. Il problema è la sicurezza: dopo i numerosi incidenti già verificatisi durante la costruzione, la centrale, che ha una capacità di 400 MW, è stata bloccata da un guasto a pochi giorni dall’attivazione. Non sono chiare le cause. Gli Stati baltici non hanno dimenticato le disastrose conseguenze dell’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl del 1986, per questo non si fidano di Lukashenko. Nel frattempo, si stanno preparando a lasciare la rete elettrica controllata dalla Russia per integrarsi nel sistema energetico europeo. (foto Maxim Guchek/AP)