CN+ Che settimana! – 11 dicembre
Tutta la settimana in cinque minuti. Si propone uno strumento utile per mantenersi informati. Ovunque siate potete mettervi le cuffiette e ascoltare questo podcast che sintetizza per voi l'attualità degli ultimi cinque giorni
1. Vaccino. La direttrice dell’Agenzia europea per i medicinali Emer Cooke, in un’intervista a Repubblica, ha annunciato che probabilmente il primo riscontro sull’approvazione del vaccino della Pfizer arriverà il 29 dicembre e il 12 gennaio per Moderna. L’Ema è stata vittima di un attacco informatico. L’Agenzia ha già emanato una nota per garantire che non c’è stata alcuna violazione di dati personali e ha già avviato un’inchiesta con la polizia. Il fatto comunque preoccupa perché sono stati rubati alcuni documenti legati al vaccino anti-covid della Pfizer-Biontech.
2. Regno Unito. Cominciato martedì il piano di vaccinazione contro il coronavirus dopo il via libera delle autorità britanniche a Pfizer e Biontech. Nello stesso giorno si è registrato uno sbalzo nel numero di vittime arrivate a 616. Il primo paziente al mondo a riceverlo è stata una donna di 90 anni dell’Irlanda del Nord. Il governo vuole immunizzare tutta la popolazione entro sei mesi. Intanto in Italia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha annunciato di volersi vaccinare non appena sarà possibile, senza ovviamente scavalcare l’ordine delle categorie a rischio. Mentre i Paesi ricchi si sono assicurati cospicue dosi di vaccino, l’Africa dovrà attendere fino a giugno 2021 per iniziare le vaccinazioni anti Covid. Ne parla Armand Djoualeu nell’articolo “Vaccino: l’Africa verrà dopo” su cittanuova.it.
3. Recovery Fund. Il Consiglio europeo ha approvato il bilancio comunitario 2021-2027 e di conseguenza il Next Generation Eu. Ungheria e Polonia hanno ritirato il loro veto, posto precedentemente per via del vincolo del rispetto dello stato di diritto per l’accesso ai fondi. Su questo argomento vi invitiamo a leggere su cittanuova.it “Recovery fund e bilancio europeo, Ungheria e Polonia hanno tolto il veto” a cura di Fabio Di Nunno. Intanto in Italia si dibatte sulla bozza del Piano nazionale di ripresa e resilienza, il documento programmatico relativo alla spesa dei fondi europei. Il principale nodo da scogliere è quello sulla governance, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vorrebbe assegnare a una task force. Ma Matteo Renzi, leader di Italia Viva, non vuole che decisioni di questo peso vengano prese dribblando le Camere e ha minacciato lo strappo nella maggioranza.
4. Mes. Camera e Senato hanno approvato le risoluzione di maggioranza che che dà parere positivo alla riforma del Mes. A palazzo Madama dove si temeva un incidente parlamentare, per via di uno strappo all’interno del Movimento cinque stelle, i sì sono stati 156, 129 i contrari e 4 le astensioni. Non si trattava di un voto sull’approvazione definitiva del Mes, ma il Parlamento si è limitato ad approvare le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che nei suoi interventi ha spiegato perché nel prossimo Vertice euro, riunione dei capi di stato e di governo, il governo approverà la riforma. L’approvazione definitiva ci sarà nei prossimi mesi.
5. Zaki. Il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del Cairo lunedì ha deciso che lo studente dell’Università di Bologna e attivista per i diritti umani Patrick Zaki, dovrà rimanere in carcere altri 45 giorni. Si trova in prigione da febbraio per propaganda sovversiva. Intanto la procura di Roma ha chiuso le indagini sull’uccisione di Giulio Regeni in Egitto. Gli indagati, quattro appartenenti ai servizi segreti egiziani, sono accusati di sequestro di persona pluriaggravato, concorso in lesioni personali e omicidio. I genitori chiedono che il governo ritiri l’ambasciatore.
6. Lutto nello sport. Nella notte tra mercoledì e giovedì è morto all’ospedale Le Scotte di Siena Paolo Rossi, ex attaccante della Nazionale, protagonista indiscusso della vittoria dell’Italia ai mondiale del 1982. Se ne è andato tra le braccia della moglie Federica Cappelletti, dalla quale ha avuto due bambine di 11 e 8 anni. L’ex campione lascia anche il figlio Alessandro avuto dalla prima moglie, Simonetta Rizzato. “Era un papà fantastico, semplice e umile”, ha detto. Per ricordarlo Mario Agostino ha scritto un articolo dal titolo “Addio a Paolo Rossi, eroe del Mundial di Spagna ‘82” che potete leggere su cittanuova.it