Il Premio Nobel della Pace 2020 è stato assegnato al World Food Programm che ha sede a Roma. «Ci ricorda – ha dichiarato il professor Raul Caruso della Università Cattolica di Milano – che la cooperazione multilaterale tra Paesi è la chiave essenziale per il mantenimento della pace. Per costruire la pace, infatti, non c’è alternativa alla cooperazione internazionale e al dialogo multilaterale nelle sedi opportune». Il Premio assegnato al World Food Programma sottolinea «il mancato accesso dei più fragili al cibo. Molte aree del mondo si stanno desertificando a causa del cambiamento climatico e questa desertificazione ha generato non solo una mancanza di cibo ma anche di pace per molte popolazioni».

Tra il 1904 e il 2020 – scrive l’agenzia Adnkronos – sono 28 le volte che il Premio Nobel per la pace viene riconosciuto ad una organizzazione. «Nello specifico, sono 25 le singole organizzazioni ad essersi aggiudicate il premio, visto che l’Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha ricevuto il Nobel per la pace due volte, nel 1954 e nel 1981, mentre il lavoro del Comitato internazionale della Croce Rossa, Cicr, è stato premiato nel 1917, 1944 e 1963».