Conte dice sì alla Tav, i 5 Stelle restano contrari

Il cantiere della TAV Torino-Lione
Il cantiere della Torino-Lione
Operai al lavoro
Luigi Di Maio (s) e Danilo Toninelli, in occasione della conferenza stampa

Nelle impegnative vesti del buon padre di famiglia, citato come modello di comportamento equo e prudente in molti testi economici, ieri il premier Giuseppe Conte ha comunicato agli italiani la sua intenzione di proseguire i lavori della Tav. «Sono pervenuti dei fatti nuovi – ha affermato il presidente del Consiglio dei ministri -. Elementi da tener conto nella risposta che dobbiamo dare entro venerdì» all’Unione europea. Bloccare la Tav, haspiegato, «costerebbe più che farla. La decisione di non realizzare l’opera ci esporrebbe a tutti i costi derivanti dalla rottura dell’accordo con la Francia». Inoltre, «l’Unione europea si è detta disponibile ad aumentare lo stanziamento dal 40% al 55%», e questo ridurrebbe i costi per il nostro Paese. «Rappresento – ha aggiunto Conte – un governo appoggiato da due forze politiche che sul punto la pensano in maniera opposta. In gioco ci sono tanti soldi, che sono vostri, e vanno gestiti con la massima attenzione. Come farebbe un buon padre di famiglia». Soddisfatti della svolta impressa da Conte alla Tav la Lega,  Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre il Movimento 5 stelle ribadisce il proprio no all’opera e rimanda al voto in Parlamento, dove si vedrà se per al momento delle votazioni si aggregherà una nuova, possibile maggioranza di governo.

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