Banche, ambiente ed esuberi

Il ceo di Unicredit, Jean Pierre Mustier, in occasione della conferenza stampa UniCredit '4Q18 & FY18 Group Results', Milano, 7 febbraio 2019. ANSA/DANIEL DAL ZENNAR0
Il sit-in di protesta a Napoli davanti ad una delle filiali dell'Unicredit 'colpevole' con altri istituti bancari, secondo i manifestanti appartenenti al movimento studentesco ambientalista
Il sit-in di protesta a Napoli davanti ad una delle filiali dell'Unicredit 'colpevole' con altri istituti bancari, secondo i manifestanti appartenenti al movimento studentesco ambientalista
Il sit-in di protesta a Napoli davanti ad una delle filiali dell'Unicredit 'colpevole' con altri istituti bancari, secondo i manifestanti appartenenti al movimento studentesco ambientalista
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Gli attivisti di Friday for future sotto la sede Unicredit con tute e maschere che ricordano la serie tv
Gli attivisti di Friday for future sotto la sede Unicredit con tute e maschere che ricordano la serie tv
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Gli attivisti di Friday for future sotto la sede Unicredit con tute e maschere che ricordano la serie tv
Gli attivisti di Friday for future sotto la sede Unicredit con tute e maschere che ricordano la serie tv
Presidio in occasione dellevento Friday for Future davanti alla banca Unicredit in via Nizza 148, Torino, 19 luglio 2019 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Una veduta notturna della Torre UniCredit. Un grattacielo sito nel Centro Direzionale di Milano nota anche col nome di UniCredit Tower, con i suoi 231 metri di altezza alla guglia è il grattacielo più alto d'Italia. Milano 26 Novembre 2019.
ANSA / MATTEO BAZZI
La sede dell'Unicredit di piazza Cordusio, lunedi' 18 ottobre 2010 a Milano. Questa mattina è stato firmato un accordo sugli esuberi Unicredit sottoscrtitto da tutte le sigle sindacali. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

Non sono poi così ingenui quei “ragazzi” definiti attivisti di “Friday for future” se in alcune città, come documentano le foto Ansa, si sono recati per contestare le politiche di grandi soggetti economici come Unicredit (nelle foto ansa alcune sedi storiche in Italia).

Il gruppo bancario è accusato,infatti, da diverse reti civili, quali Re common, di aver operato con finanziamenti destinati ad incidere negativamente sull’ambiente. Ad esempio «nel triennio 2016-2018, ben 16,9 miliardi di dollari sono finiti in progetti o società fossili». In particolare «UniCredit è il principale finanziatore straniero delle società carbonifere turche, che dal 2014 hanno acquisito asset dalla utility pubblica EUAS e li hanno eserciti usufruendo di una deroga di cinque anni dalle normative ambientali sulle emissioni».

Eppure queste scelte strategiche non stanno impedendo la riduzione drastica dei dipendenti. La direzione ha comunicato che ridurrà il personale di circa 8 mila unità nell’arco del periodo 2020-2023. La maggior parte in Italia (circa 6 mila). Per il segretario generale dei bancari della Uil, Massimo Masi, «in realtà gli unici veri esuberi della banca sono il Ceo Jean Pierre Mustier e il management che ha ideato un progetto senza visione industriale e di prosperità e sradica la banca dal tessuto sociale e territoriale in cui opera, con la promessa di enormi dividendi per gli azionisti da conseguire grazie a forti penalizzazioni per le lavoratrici e i lavoratori, chiusure di 500 filiali e pesanti ricadute occupazionali».

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