Fascino e mistero di una città millenaria

Una veduta dei Sassi di Matera imbiancati, 3 gennaio 2019.
ANSA/ FRANCO MARTINA
Matera innevata, 3 gennaio 2019. Ansa/Giorgiana Cristalli
Una veduta dei Sassi di Matera imbiancati, 3 gennaio 2019.
ANSA/ FRANCO MARTINA
Una veduta dei Sassi di Matera imbiancati, 3 gennaio 2019.
ANSA/ FRANCO MARTINA
Una veduta dei Sassi di Matera imbiancati, 3 gennaio 2019.
ANSA/ FRANCO MARTINA
Una veduta dei Sassi di Matera imbiancati, 3 gennaio 2019.
ANSA/ FRANCO MARTINA
Una veduta dei Sassi di Matera imbiancati, 3 gennaio 2019.
ANSA/ FRANCO MARTINA

Si aprirà ufficialmente il 19 gennaio per chiudersi il 20 dicembre la celebrazione di Matera come capitale europea della cultura per il 2019.

L’insediamento umano tra i più antichi tra quelli tuttora viventi, assieme a Gerico e Aleppo, ha visto il nuovo anno sotto una forte nevicata ( foto Ap Ansa) che ne hanno esaltato il paesaggio che un tempo Carlo Levi ha definito di dolente bellezza.

Una reale occasione di riscatto per una città e un territorio tutto da scoprire nelle sue radici profonde, ben comprese da chi, come Adriano Olivetti a suo tempo, vi si è accostato con rispetto e amore.

Esiste un patrimonio di cultura contadina che non si può rimuovere ma solo ricercare nelle tracce visibili come la festa della Bruna del 2 luglio, che sfugge ad ogni logica e banalizzazione.

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