L’ambiente non fa sconti

Strade allagate, smottamenti, detriti, venti forti, piogge torrenziali: la “più grande tempesta dell’anno” ha lasciato dietro di sé almeno 28 morti, conseguenza di frane e annegamenti. Il tifone Mangkhut ha colpito le Filippine settentrionali, Hong Kong e la Cina meridionale.

Le stesse parole di distruzione si potrebbero usare per le conseguenze dell’uragano Florence, che negli stessi giorni ha invece devastato il North Carolina in Usa, dall’altra parte del globo.

Le cronache di eventi estremi si succedono ormai con regolarità in ogni parte del mondo: quando non sono allagamenti e piogge torrenziali sono incendi estesi e ripetuti. Eppure c’è chi, per interesse, si ostina ancora a negare i cambiamenti climatici, ostacolando gli sforzi per ridurli. Quanti morti serviranno ancora per sconfiggere l’egoismo ottuso?

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