I papi dei Concili dell’era moderna
In occasione della canonizzazione di Paolo VI, annunciata da papa Francesco per il prossimo mese di ottobre, dal 17 maggio al 9 dicembre 2018 le sale terrene dei Musei Capitolini ospiteranno la mostra “I Papi dei Concili dell’era moderna. Arte, Storia, Religiosità e Cultura”. Un percorso che si snoda intorno a 30 opere – dipinti, sculture, argenti e tessuti liturgici rari e preziosi – e illustrerà le figure di alcuni tra i pontefici che sono stati protagonisti dei tre concili dell’era moderna, il Concilio di Trento, nel Cinquecento, il Concilio Ecumenico Vaticano I e il Vaticano II, tra Ottocento e Novecento, veicoli di riforme e rinnovamenti nella continuità della Chiesa, con importanti ricadute in campo teologico-storico e pastorale e sul versante artistico. Dalla seconda metà del Cinquecento al Novecento, si sono susseguiti pontefici, sul soglio di Pietro, che hanno confermato tre Concili, i quali, proprio perché realizzati nell’era moderna si sono fatti anche interpreti di tale epoca, con i suoi “linguaggi”.
La mostra si apre con una panoramica sui protagonisti del Concilio di Trento, a partire da Paolo III Farnese. Bisognerà attendere tre secoli per giungere alla convocazione del Concilio Ecumenico Vaticano I voluto da Pio IX nel 1869. Questo evento viene ricordato tra l’altro per aver avallato l’infallibilità del Pontefice e, ancor prima, alla vigilia del Concilio lo stesso papa si rese protagonista della dichiarazione del dogma dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. In mostra l’imponente Proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione eseguito nel 1856 da Francesco Podesti, un affascinante dipinto proveniente dalla Pinacoteca Civica di Ancona. Dalla Città del Vaticano, custoditi dall’Ufficio Celebrazioni Liturgiche nella Sacrestia del Pontefice, arrivano due preziosi manufatti come il raffinato Triregno e la Croce processionale con la quale Pio IX aprì il Concilio.
Nel 1962 papa Giovanni XXIII, del quale in mostra si potrà rivedere il celebre discorso alla luna e il Volto in bronzo di Giacomo Manzù, dichiarava aperto il Concilio Ecumenico Vaticano II. Questo Concilio vide protagonista un altro papa che verrà canonizzato il prossimo ottobre, Paolo VI, il quale volle chiudere l’evento conciliare con una lettera agli artisti, letta in Cappella Sistina l’8 dicembre 1965 che ascolteremo in filodiffusione grazie alla concessione di Rai Direzione Teche. Dalla Collezione Paolo VI di Concesio a Brescia arrivano il ritratto a figura intera di Paolo VI in abiti pontificali eseguito da Dina Bellotti e, tra gli altri, la bella scultura in bronzo del pontefice di Enrico Manfrini, sviscerando l’intimo rapporto del pontefice bresciano con l’arte e la liturgia. Mentre dalla Sacrestia del pontefice vedremo la preziosa Mitra con ricami a fili d’oro.