Il bianco brillante del Taj Mahal
Il cosiddetto monumento dell’amore è la più grande attrazione turistica dell’India, con circa 3 milioni di visitatori ogni anno. Gli insetti che proliferano in un vicino fiume inquinato hanno però rovinato l’intricato intarsio di marmo bianco, lasciando negli anni macchie nere e verdastre di rifiuti sulle pareti del monumento risalente al XVII secolo. I lavori di ripulitura su minareti e muri del mausoleo, iniziati nel 2015, sono ora quasi terminati. Per rimuovere la decolorazione gialla e riportare il marmo al suo originale bianco brillante, è stata usata una pasta di fango naturale. Resta un ultimo dettaglio: le autorità indiane stanno cercando di capire come scalare la maestosa ma delicata cupola del Taj Mahal, per completare la prima accurata pulizia del sito Patrimonio Mondiale da quando è stato costruito 369 anni fa.