Meno disoccupati tra gli studenti Erasmus
Andare a studiare all’estero è una buona opportunità non soltanto per conoscere nuove culture e nuovi Paesi e differenti stili di apprendimento. Secondo una ricerca condotta dall’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, con il supporto dell’Istituto Piepoli, chi partecipa ad un programma di scambio universitario apprende una lingua straniera, acquisisce nuove competenze, diventa più autonomo e impara a relazionarsi con facilità con persone di differenti culture. Un bagaglio formativo che aiuterebbe i giovani laureati al momento di cercare un lavoro. Secondo la ricerca, infatti, il tasso di disoccupazione tra gli studenti Erasmus è pari al 6%, mentre per chi non sperimenta questa forma di scambio universitario si arriva al 18%.