Mattarella: la persona al centro dell’azione dello Stato

ANSA/ETTORE FERRARI

Nel corso del tradizionale saluto ai rappresentanti delle istituzioni, delle forze politiche e della società civile, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato che: «Al Parlamento – espressione e interprete della sovranità popolare – è affidato il ruolo centrale nella democrazia disegnata dalla Costituzione. Ruolo che contrassegna ogni democrazia parlamentare; e che va rispettato e preservato per non alterare l’essenza di ciò che la nostra Carta definisce e prescrive». Nel corso del suo discorso il capo dello Stato ha affermato: «Abbiamo ricordato, quest’anno, il settantesimo anniversario dell’entrata in vigore della nostra Carta. Vi sono alcuni valori di fondo che ne costituiscono l’ossatura e la chiave di lettura. Uno di questi valori è il pluralismo, che sostiene l’intero impianto della Costituzione, in conseguenza della scelta di porre la persona – ogni persona – al centro dell’azione dello Stato in tutte le sue articolazioni. Pluralismo nell’assetto dell’ordine istituzionale che presenta organi con diverse fonti di legittimazione e che svolgono funzioni differenti in modo autonomo e indipendente. Pluralismo nell’assetto della società civile, nel cui ambito sorgono e si affermano formazioni autonome di diversa natura e, tra queste quelle delle rappresentanze sociali: in queste formazioni, nel rispetto dei principi democratici, si manifesta l’esercizio di diritti inviolabili dei cittadini». Ancora, Mattarella ha sottolineato l’importanza del pluralismo nel dovere di assoluto rispetto della libertà dell’arte e della scienza; dell’autonomia delle università e delle altre realtà attraverso cui si esprimono. «Pluralismo nella libertà riconosciuta al mondo dell’informazione e alle molteplici voci che ne costituiscono espressione; da salvaguardare perché rappresentano un presidio irrinunciabile dello Stato democratico. Pluralismo nella libera iniziativa economica che garantisce solidità, innovazione e ulteriore sviluppo al tessuto imprenditoriale che fa, tra l’altro, dell’Italia il secondo Paese manifatturiero d’Europa».

Alle autorità di governo il compito di definire l’orizzonte progettuale e gli indirizzi politici, per perseguire gli interessi generali della collettività, al contempo riconoscendo e promuovendo l’esercizio delle libertà assicurate alle formazioni sociali, alle rappresentanze, agli enti intermedi, all’associazionismo, in dialogo costante con questi soggetti.

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