Cento anni di una strage inutile
Abbracci e cerimonie in Francia in occasione dell’11 novembre 2018, centenario dall’armistizio della fine del primo conflitto mondiale.
In verità, più che un armistizio, si trattò di una capitolazione che portò ad umiliare le nazioni sconfitte preparando il terreno per la nascita del nazismo e la devastazione del secondo conflitto mondiale.
Oggi come allora, resta più che mai attuale la denuncia a fermare “l’inutile strage” e “il suicidio dell’Europa“.
Questo è ciò che ha detto papa Francesco nell’Angelus di domenica 11 novembre 2018:
«Ricorre oggi il centenario della fine della Prima Guerra Mondiale, che il mio predecessore Benedetto XV definì “inutile strage”. Per questo oggi, alle 13.30 ora italiana, suoneranno le campane in tutto il mondo, anche quelle della Basilica di San Pietro.
La pagina storica del primo conflitto mondiale è per tutti un severo monito a respingere la cultura della guerra e a ricercare ogni mezzo legittimo per porre fine ai conflitti che ancora insanguinano parecchie regioni del mondo. Sembra che noi non impariamo.
Mentre preghiamo per tutte le vittime di quella immane tragedia, diciamo con forza: investiamo sulla pace, non sulla guerra!
E, come segno emblematico, prendiamo quello del grande San Martino di Tours, che oggi ricordiamo: egli tagliò in due il suo mantello per condividerlo con un povero. Questo gesto di umana solidarietà indichi a tutti la via per costruire la pace».